La storia di Annalisa
Sono Emma, la mamma di Annalisa Cianci, venuta a mancare nove anni fa a causa della stessa malattia che ha portato via i piccoli Claudia e Federico.
Devo dire che mi sento un po’ un’intrusa introducendo la storia del mio piccolo angelo nel sito dedicato a loro, ma sono certa che in Cielo i nostri bimbi siano tutti uniti nel segno della parola Amore, la stessa che unisce anche noi genitori e che ci spinge a condividere le nostre esperienze e a sostenerci a vicenda.
Annalisa era, ma preferisco parlare al presente, perché in tutti questi anni mi è sempre stata accanto, pronta a sostenermi in tante altre situazioni critiche in cui la mia famiglia è venuta a trovarsi, ma in particolare nella sfida di collaborare con l’associazione nella nuova veste di referente regionale in Abruzzo, affinché essa possa dare alle famiglie quel sostegno che è mancato a me nove anni fa. Di Annalisa parlerei poco, perché fino al giorno in cui ha incontrato la malattia, all’età di nove anni, è stata una bimba come tante altre, dolce, studiosa, sportiva. l’arrivo di questo male subdolo l’ha costretta a rivelarsi ancor più speciale di quanto non sia ogni figlio per i propri genitori e a divenire per noi un esempio di pazienza, ma anche di speranza e di fiducia nel futuro. Quando nel 1998 Annalisa si è ammalata, mi sono trovata sola con lei e la sua malattia, tanto grave quanto sconosciuta, che solo sei mesi dopo la sua scomparsa ha avuto un nome: “Ipertensione Polmonare Primitiva o idiopatica”: devo dire che la paura e l’angoscia di vedere mia figlia malata sono stati ulteriormente aggravati dall’ignorare il nemico contro cui combattere. Adesso, grazie all’aiuto di ricercatori di fama nazionale ed internazionale dell’Università “La Sapienza” di Roma, che ringrazio ogni giorno di cuore per il lavoro che svolgono con passione, sappiamo quale ‘mostro’ stiamo combattendo, tutti uniti, medici, pazienti e famiglie. L’AMIP è ora una grande famiglia, affiatata, piena di idee e iniziative, e tutti insieme dobbiamo continuare a collaborare, ognuno nel proprio piccolo e secondo le proprie forze, così da diventare sempre più numerosi e forti, sicuri che tutti i nostri angeli fanno il tifo per noi dal cielo e che le nostre esperienze di dolore comunque hanno un senso, se possono essere di aiuto a qualcun altro.
Grazie Vittorio, grazie Laura, grazie a voi tutti di questo piccolo spazio riservatoci.
Pubblichiamo di seguito uno scritto di una persona che condivide con noi la battaglia contro l’IP. La sua sensibilità e la sua determinazione ha invaso anche la Casa Circondariale di Chieti. Con piccoli gesti, con piccole gocce, si può creare un grande mare un grande esercito per combattere il “mostro”. Grazie di cuore ad Emma, instancabile nella sua opera, e ad Anna Maria, che con la sua sensibilità ci ha fatto comprendere che le piccole azioni si possono fare in ogni luogo.
Vittorio
“In Memoria di Annalisa Cianci”
Oggi 19/02/2009 ricorre il decimo anniversario della prematura scomparsa , a causa della ipertensione polmonare, della piccola Annalisa Cianci, una dolce bimba di 8 anni. Sono Anna Maria Del Conte, un’amica della mamma di Annalisa Cianci, sig.ra Emma Di Piero. La nostra amicizia è nata grazie ad Annalisa, compagna di scuola di mia figlia Alessia. Anche se purtroppo è stato breve, abbiamo condiviso dei momenti intensi e felici. “Annalisa, sarai sempre nei nostri cuori, ricorderemo sempre il tuo dolce sorriso. Grazie per averci regalato questa stupenda amicizia che continuerà per sempre con i tuoi cari”. E’ VERO INSIEME SI PUO'”, ringrazio Emma Cianci che mi ha illustrato le iniziative della vostra Associazione, dandomi così la gioia di poter sostenere il vostro progetto, grazie anche alla sensibilità dei miei colleghi di lavoro (Polizia Penitenziaria – C.C. di Chieti). Vi auguro di incontrare persone con un grande cuore per aiutarvi a superare le difficoltà e a sostenere la ricerca. Vi abbraccio con immenso affetto.
Anna Maria Del Conte